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Immergiamoci nella cultura agro pastorale molisana
- Viaggi a Tema
- Soggiorno + escursioni , Tour + Soggiorno (voli esclusi)
- 4 giorni / 3 notti
- 4 stelle
- Pensione completa + bevande
Il sapore è nella mente!
Preparate le vostre pupille (e papille!) ad un sorprendente viaggio all’insegna di paesaggi mozzafiato e tavole luculliane.
Scoprirete i meravigliosi punti di forza di questa piccola ma ricca regione: alternerete escursioni all’aria aperta alla ricerca di luoghi nascosti dove la presenza dell’uomo si fonde con la natura che la circonda, ad esperienze gastronomiche irripetibili assaporando la cucina tipica locale.
Elemento irrinunciabile per la tavola degli Italiani, il formaggio è una delle prelibatezze tipiche del nostro Molise, dove è possibile trovare eccellenze che provengono rigorosamente da animali allevati sul territorio. I formaggi genuini, soprattutto quelli a latte crudo provenienti da allevamenti al pascolo, sono i protagonisti di questo tour breve ma intenso. Stracciate, trecce, mozzarella, manteca, macchione e caciocavallo sono eccellenze da gustare ad occhi chiusi e da osservare ad occhi aperti durante la loro lavorazione.
Quattro giorni di natura allo stato puro tra esperienze in fattoria e le tavolate ‘pane e formaggio’ con tutti i prodotti del territorio, percorrendo le montagne più affascinanti del Molise avvolte da una magica atmosfera. Un viaggio di ritorno alla totale semplicità che rende tutto più bello, più gustoso, più prezioso.
Programma di viaggio
1° giorno: Arrivo in auto propria (noleggiata o bus) e immersione nella quiete del Molise in una delle accoglienti strutture selezionate da noi per i nostri ospiti a Castel del Giudice. Il comfort e la bellezza dell’albergo è assicurato. Sistemazione dei bagagli e partenza per raggiungere Isernia per la visita al Museo Nazionale del Paleolitico.
Passeggiando per la città, si potrà ammirare la famosa Fontana Fraterna ed una serie di chiese medievali. Pranzo in loco a scelta. Dopo pranzo mettersi in viaggio per raggiungere Castelpetroso (15 km in 20 min tramite SS17) e visitare la splendida Basilica dell’Addolorata. Cena libera. Rientro in albergo per farsi coccolare in Spa ad un orario aperta solo per gli adulti, dalle 21 alle 23. Al termine pernottamento.
2° giorno (profumo di latte, sulle cime più alte dell’Appennino): Dopo la colazione raggiungere Capracotta, a 1.421 mt sul livello del mare, un bellissimo borgo noto per le grandi nevicate che durante l’inverno attirano gli appassionati di sci di fondo e che talvolta costringono gli abitanti ad uscire di casa …dalla finestra! Prato Gentile, un’affascinante stazione sciistica, in estate è un’immensa spianata di verde cangiante, coperta in parte dall’ombra di boschi sotto i quali è bello passeggiare o semplicemente riposare al fresco.
Visiteremo una azienda agricola a conduzione familiare che produce yogurt e latte di alta qualità, materia prima alla base del nostro amato caciocavallo. Ci attenderà un laboratorio artigianale, una deliziosa degustazione ed una visita in stalla per osservare da vicino le mucche e comprendere la stretta relazione tra il benessere animale e l’elevata qualità del latte crudo di animali allevati al pascolo. Per il pranzo, tempo permettendo, ci sposteremo in una bella baita a Prato Gentile, circondata da un panorama molto suggestivo, con piatti locali elaborati in maniera ricercata e innovativa. Dopo il pranzo, nel pomeriggio, uscita per le affascinanti vie del paese citato addirittura nel romanzo “Addio alle armi” di Ernest Hemingway. Sarà possibile visitare un orto botanico ad alta quota, il Giardino della Flora Appenninica, il Museo Della Civiltà Contadina e dei Vecchi Mestieri ed altro ancora. Per la cena e il pernotto faremo ritorno alle attenzioni e alle coccole della struttura scelta.vRientro in albergo, cena e pernottamento.
3°giorno (tra Mainarde e fiume Volturno): Al mattino, ben rifocillati, ci trasferiremo verso Castel San Vincenzo con il suo lago artificiale, incredibilmente incorniciato dalle montagne che si riflettono sulle sue acque creando incantevoli effetti ottici!
Eccoci a Rocchetta a Volturno, dove visiteremo una giovane e vivace azienda agrituristica immersa nel verde, ai piedi delle Mainarde. Qui si allevano bovini da latte e da carne, maiali, oche, galline, cavalli. Consumeremo un pranzo tipico, ovviamente a cura dell’agriturismo. Rientreremo in struttura per cenare e vivere una serata in genuina amicizia prima del meritato riposo.
4°giorno (Stracciata, caciocavallo, suoni di campane): Dopo colazione raggiungere Agnone, altra caratteristica località, conosciuta in tutto il mondo per la sua antichissima fabbrica di campane, la Pontificia Fonderia Marinelli. Gusteremo anche qui i sapori inconfondibili di un caseificio storico appartenente a una famiglia che discende da pastori transumanti per nove generazioni, con annessa vista alle cantine di stagionatura e al Museo della Transumanza e dell'arte casearia. Non solo gusto, ma anche cultura! Dopo pranzo visiteremo la Fonderia Marinelli, il più antico campanificio d’Italia. Assisteremo alla lavorazione della creta per creare calchi, calate di bronzo e finissimi intarsi, dove ogni campana segue un antico rituale, ma soprattutto ad uno splendido concerto del maestro campanaro, che farà “parlare” ogni campana con una nota diversa. Cena in loco e fine servizi.
Struttura ospitante:
Borgo restaurato e trasformato in un albergo diffuso mediante un attento ed accurato recupero architettonico. Il borgo rappresenta innanzitutto una dichiarazione d’amore da parte dei suoi abitanti per un territorio dalla bellezza primitiva, di grande rilievo storico, enogastronomico e naturalistico.
Gli immobili dell’antico borgo, recuperati con criteri antisismici, sono affiancati da interventi di architettura contemporanea (reception, spa, sala riunioni, strutture ricettive) rivestiti in pietra locale e materiali originari recuperati a nuova vita. Attualmente sono disponibili 25 unità abitative con le seguenti caratteristiche: 4 matrimoniali standard, 9 matrimoniali deluxe, 2 matrimoniali con accesso disabili, 6 triple convertibili in quadruple, 1 quadrupla e 3 suite. Sono in corso interventi di recupero di ulteriori 8 unità abitative che porteranno la capienza massima ad un totale di circa 100 posti letto.
All’interno delle case il design rispetta lo stile e le tradizioni degli abitanti, con sobrietà e semplicità, senza rinunciare ai moderni confort essenziali per gli ospiti.
Ogni abitazione offre Wi-Fi gratuito frigobar, cassaforte ed angolo cottura. Sono disponibili case con caminetti in legna.
A disposizione degli ospiti, il centro benessere comprende la piscina con idromassaggio, bagno turco, sala massaggi e palestra. La Spa (quotazione su richiesta), è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00.
Dalle 9.00 alle 13.00 accoglie le famiglie con i bambini. Invece, dalle 21.00 alle 23.00 diventa esclusivamente un posto per rilassarsi in modo esclusivo e riservato in coppia o con gli amici, condividendo un’esperienza speciale.
Quotazione a persona in camera doppia/matrimoniale per 4 giorni e 3 notti.
SERVIZI COMPRESI NELLA QUOTA:
- 3 pernottamenti in borgo/albergo diffuso a Castel del Giudice, con sistemazione in camera doppia/matrimoniale
- Colazione completa
- Vitto completo di bevande (2 pranzi e 3 cene)
- Assistenza specializzata
- Ingresso al Museo Nazionale del Paleolitico a Isernia
- Ingresso al Museo Santa Maria delle Monache a Isernia
- Esperienze gastronomiche e degustazioni
- Laboratori con esperti di tecnologia casearia
- Ingresso al museo dell’arte casearia
- Ingresso alla Pontificia Fonderia Marinelli – Campane Marinelli
- Attività/esperienze come da programma
- Visite ai borghi
- Quota di iscrizione e gestione pratica
- Assicurazione medico bagaglio e annullamento
SERVIZI NON COMPRESI NELLA QUOTA:
- Volo per raggiungere Napoli Capodichino, aeroporto più vicino al punto di partenza del tour, Castel del Giudice, oppure Roma (su richiesta);
- Noleggio auto in aeroporto (110 km da percorrere in 1 ore e mezza in auto);
- Biglietto del treno fino ad Isernia e poi noleggio auto di lì, oppure transfer privato per raggiungere la struttura a Castel del Giudice;
- Tutti i trasferimenti necessari per gli spostamenti in programma;
- Ingresso nella Spa della struttura (quotazione su richiesta);
- Pasti extra;
- Tassa di soggiorno ove previsto;
- Tutti gli ingressi a chiese, musei etc., se non diversamente indicato alla voce “servizi compresi nella quota”;
- Varie attività organizzate su richiesta: culturali, di trekking, di sport come sci di fondo a Capracotta o a Roccaraso (nei periodi invernali), laboratori aggiuntivi di enogastronomia come la mozzarella, la scoperta del tartufo, etc.
A disposizione degli ospiti, il centro benessere comprende la piscina con idromassaggio, bagno turco, sala massaggi e palestra. La Spa (quotazione su richiesta) è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00.
Dalle 9.00 alle 13.00 adatto soprattutto alle famiglie con i bambini. Invece, dalle 21.00 alle 23.00 è riservato alle coppie e ad amici, condividendo un’esperienza speciale rilassandosi in modo esclusivo.
Offerta speciale per gruppi minimo di 15 persone
Isernia ha conosciuto la presenza umana fin dal paleolitico, i primi insediamenti risalgono infatti a circa 700.000 anni fa ed oggi posso essere riscoperti grazie al Museo Nazionale del Paleolitico che con i suoi reperti che coprono l’arco di tempo dal Paleolitico inferiore a quello superiore, dal Neolitico all’Età del Bronzo, si presenta come uno dei musei più ricchi per la comprensione della vita nell’area del Mediterraneo nella preistoria. La fondazione urbana non ha una datazione certa ma grazie alla sua posizione strategica all’interno del territorio molisano fu sotto il dominio della civiltà dei Sanniti dal V sec. a.C. Successivamente divenne colonia romana sempre grazie alla sua posizione che premetteva commerci con la parte settentrionale della Campania: ruolo tanto importante da comportare la coniazione di monete di “Aesernia”. Durante la guerra italica (condotta dai romani contro i ceti elevati italici che non accettavano il di essere sotto il loro controllo) Isernia divenne il cuore della Lega Italica, tanto da diventarne la capitale (usando per la priva volta il termine “Italia” in questo contesto storico, la città vanta di essere stata la prima capitale italiana). Durante la guerra fu l’ultima città a cadere sotto la forza romana e per via del suo ruolo simbolico, Silla la distrusse completamente per evitare la nascita di nuove forze ostili a Roma. Tuttavia, la posizione strategica del luogo portò alla creazione di un piano di ripopolamento da parte delle istituzioni romane inviandone colonie. Durante questo periodo furono costruiti l’acquedotto ed il ponte ancora oggi visibili. Dopo la caduta dell’Impero Romano la città purtroppo vide un nuovo periodo di distruzioni tra l’occupazione dei Vandali e dei Saraceni. Finalmente con il periodo medievale i Longobardi ne promossero la sua rinascita con la creazione di numerose opere pubbliche. La stessa attenzione fu posta dall’imperatore Federico II. Dopo una serie di passaggi di proprietà tra un feudatario e l’altro fu annessa nel Cinquecento al Regno di Napoli. Molto interessante è la Fontana Fraterna che fu edificata nell’Ottocento su richiesta di una nobile famiglia di Isernia, con diversi materiali di recupero, tra blocchi di età romana ed altri provenienti da edifici di datazione e provenienza incerta. Riconosciuta come una tra le più belle fontane d’Italia, le fu dedicato nel 1977 un francobollo da 120 lire.
Castelpertroso è un borgo medievale fondato dai Normanni nel XI secolo il cui castello purtroppo non è più presente ma ci sono rimaste solo parti della muratura. La notorietà del luogo è legata alla presenza della magnifica Basilica dell’Addolorata realizzata a seguito di una serie di apparizioni mariane. La costruzione del santuario durò moltissimo tempo, la posa della prima pietra avvenne a fine Ottocento e l’inaugurazione a metà Novecento, questo a causa sia di problemi economici che per lo scoppio delle due guerre mondiali. La bellezza di questo edificio è dovuta non solo allo stile neogotico ricco di guglie e pinnacoli ma anche della scelta del materiale, pietra molisana, che in base alla luce del sole crea sfumature colorate che lo fanno sembrare quasi un castello fiabesco.
Capracotta L’origine del nome di questo borgo montano sembra derivare da una pratica religiosa longobarda che prevedeva il sacrificio di una capra in onore del dio Thor una volta stabilitisi in un nuovo territorio. Il rito prevedeva di mangiare le carni dell’animale con la speranza che in tal luogo non venisse mai a mancare una fonte di sostentamento per il popolo. Le tracce più antiche in questo territorio risalgono al periodo Paleolitico, famosi sono i ritrovamenti della “fonte del Romito” dove gli scavi archeologici hanno permesso di datare la presenza dell’uomo in questo territorio dal IX secolo a.C. al I secolo d.C. Con il crollo dell’Impero Romano la cittadina viene occupata dai Longobardi e successivamente nei secoli vedrà l’occupazione degli Aragonesi e dei Savoia. Dopo l’annessione al regno d’Italia la diffusa povertà del luogo causò il fenomeno del brigantaggio e successivamente la migrazione di numerose genti in America. Da poco è stato aperto il Museo della civiltà contadina e dei vecchi mestieri che racconta il modo di vivere di intere generazioni. Attualmente il borgo montano grazie alla sua posizione è diventato un famoso centro sciistico (molto conosciuto è il centro di Prato Gentile) ed è orgoglioso di mostrare le sue bellezze naturali attraverso il Giardino della flora Appenninica.
Castel San Vincenzo è un piccolo borgo medievale all’interno dell’area del Parco Nazionale dell’Abruzzo che si affaccia su un lago omonimo artificiale, costruito negli anni Cinquanta a scopi idroelettrici. Ciò che ha dato origine a questo borgo e ciò che lo rende famoso in tutta Europa è il grandioso complesso monastico benedettino di San Vincenzo. La fondazione del monastero originario risale al VIII sec. d.C. ad opera di tre nobili di Benevento che desideravano intraprendere la vita ascetica. Divenne uno dei maggiori centri monastici grazie alla sua posizione di confine tra il regno dei Franchi a nord ed il regno dei Longobardi a sud. Nel IX secolo raggiunse la sua massima espansione tanto che arrivò a contare più di trecento monaci e ben dieci chiese. Nel tempo la struttura si ingrandì anche grazie all’interesse dell’imperatore Carlo Magno che ne favorì la crescita. La storia non fu sempre favorevole nei suoi confronti, nei secoli vide anche invasioni e saccheggi tanto da essere distrutta e successivamente abbandonata dai monaci. Oggi sono state ricostruite alcune architetture del complesso quali il monastero e la chiesa abbaziale ma è ancora possibile vedere i resti dell’antica città monastica. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti delle chiese originali, del refettorio, delle cucine monastiche, della sala dei profeti, la corte dei giardini, della Basilica e delle mura di cinta che sono visitabili.
Rocchetta a Volturno è un piccolo comune formato da due nuclei: il borgo originario, detto Rocchetta Alta, o Rocchetta Vecchia, posizionato a monte, e Rocchetta Nuova, che si trova ad una quota inferiore. La sua origine è da collocarsi a cavallo tra la fine dell’Impero Romano e l’inizio del Medioevo. Il piccolo borgo inizialmente sull’altura si dovette spostare a causa di cedimenti del terreno dell’area originaria che fu soggetta a disboscamenti. Nel IX secolo entrò a far parte dei possedimenti dell’Abbazia di Castel San Vincenzo godendo della sua rigogliosa crescita. Poco conosciuto ma molto interessante è il Museo internazionale delle Guerre Mondiali, un accurato allestimento di uniformi e divise originali appartenenti agli eserciti delle due guerre mondiali, nonché un’esposizione di oltre 150 armi delle varie forze armate.
Agnone ha origini sia sannitiche che romane ma il paese, per come lo conosciamo oggi ha una forte impronta medievale risalendo al XII secolo quando fu fondata da soldati e artigiani provenienti da colonie veneziane. Il piccolo comune ha la caratteristica di possedere numerosissime chiese, ad oggi se ne contano 14 e questa particolarità può essere dovuta sicuramente alla presenza della millenaria Pontificia Fonderia di Campane Marinelli (divenuta pontificia grazie al riconoscimento papale) e che continua a produrre campane con la stessa tecnica usata fin dal medioevo. Un’arte con una tradizione tanto antica che la capacità di padroneggiare tecniche di lavorazione dei metalli risalirebbero addirittura agli antichi Sanniti. Interessantissima è la visita al Museo Storico della Campana e la Fonderia Marinelli, che ricostruisce tutte le complesse fasi della lavorazione dei metalli e raccoglie la più vasta collezione al mondo di bronzi sacri, insieme a manoscritti, documenti antichi, testi rari, modelli, antichi attrezzi e calchi per la decorazione delle campane. Da non dimenticare la visita al Museo di Arte Casearia e della Transumanza che accompagna il visitatore in un viaggio multisensoriale nel mondo della Transumanza e nel percorso culturale e produttivo dell’artigianato caseario.